Una tisana per Tiziana

Convivium – 15 dicembre 2023

Non è semplice ricordare qualcuno che non c’è più. Il rischio è sempre quello di usare parole, frasi dettate dalla circostanza e quindi dalla falsa retorica.

Se potessi, sostituirei i funerali e le commemorazioni con belle feste, perché le persone che se ne vanno lasciano segni che sono spesso azioni e che, quindi, restano immortali nel loro divenire ed evolversi. È il caso di Tiziana Codenotti, anima e presidentessa storica di Eurocare Italia, che ci ha lasciato in eredità una trama di belle azioni da continuare a tessere con paziente cura e che, come seme piantato sulla terra, va innaffiato costantemente ed amorevolmente affinché diventi una pianta dai buoni frutti.

Dal dire dei suoi amici e colleghi padovani, la scomparsa prematura di Tiziana ha incentivato questo agito e questo agire in modo progettuale, quasi fosse una corsa a staffetta, poiché è cosi che si cresce nel nome di quella sacralità vitale di cui la morte è pure parte integrante.

Nella “diretta” a lei dedicata, qualcuno ha detto che “manca molto e, al contempo, è qui, sempre presente”. 

Si, è così ed è così pure per me, che ho ben presente il rigore professionale in odore di simil/calvinismo di Tiziana e che tanto le ho invidiato nella ricerca di un metodo per coltivare disciplinatamente lo studio e la scrittura. 

Tutto il suo pragmatismo era declinato in maniera semplice, avulsa dal palcoscenico, tanto caro agli “strilloni della metodologia”, che prima del bene pubblico mettono in scena la loro persona. 

Merce umana sicuramente rara e in disuso quella di Tiziana, ma che rimane come timbro di fabbrica in questa piccola realtà di club padovana che non ha timore di farsi contaminante per altre realtà territoriali.

Per non perdermi, mi giunge a questo punto in soccorso la tisana che sto bevendo a distanza in suo onore e che mi rammenta le nostre fughe serali solitarie, al riparo da certe riunioni pesanti, in odore di piagnisteo, interminabili nella loro pesantezza. 

Ecco, in quegli incontri non premeditati, davamo sfogo al racconto delle nostre vite private, accomunate dal sorriso ironico che abitava il desiderio di perfettibilità, inevitabilmente destinato ad infrangersi sull’onda del fallimento con l’approssimarsi del Reale oggettivo ed inesorabile. 

Molto diverse io e Tiziana eppure tanto sintoniche. E questi rendez-vous restano come vera declinazione della relazione amicale, fatta non di affinità messe in comune ma di diversità che sanno parlarsi, che sanno farsi progetti per le generazioni future.

In tal senso apprezzo e condivido questo bellissimo segno tangibile della sua opera, con la realizzazione della borsa di studio che vedrà la luce, nel suo nome, il prossimo anno.

Ed è bella, bellissima anche questa idea della “merenda”, dal gusto vagamente anglosassone che ricorda tanto lo stile di Tiziana. 

Il rigore non impedisce di vivere la bellezza in ogni sua forma, anche quella gioiosa della relazione d’affetto.

L’Amore, il volersi bene, così spesso banalizzato nella frasine ad effetto e reso superficiale nei gesti reiterati dalle abitudini formalizzanti, ha in questo semplice Convivium un tratto immortale, proprio perché festeggia la sacralità della Vita e il suo procedere nonostante noi… 

Ciao Tiziana, a `votre sante’.