Interclub regionale ArCAT Veneto

Si è svolto nella mattina di domenica 3 dicembre al Teatro Comunale Ballarin di Lendinara (Rovigo) l’interclub regionale dei Centri Alcologici Territoriali dal titolo “Famiglie: il nostro ruolo come cittadini attivi oltre il Club”.

Un’occasione di incontro comunitario cui abbiamo partecipato da Padova percorrendo in auto i pochi chilometri che ci separavano dalla sede, dove, come recita il programma, oltre ai saluti di autorità e presidente, abbiamo ascoltato spunti e testimonianze.

Le slide presentate (gli spunti) raccoglievano pensieri in merito al significato della frequentazione del Club intervallate da citazioni del professor Hudolin; le testimonianze, espresse dalla viva voce di membri protagonisti di vari club della regione, hanno sinteticamente reso conto di percorsi di crescita e maturazione.

L’intuizione del tema dell’interclub di domenica comprende i nodi fondativi del sistema di cura dei Club: comunità multifamiliare, comunità locale, cittadinanza attiva, andare oltre. 

Chi ha speso e continua da decenni a spendere il proprio impegno professionale e personale in questa realtà, trasmette a chi incontra nel cammino (in primis ai membri di club e servitori insegnanti) il senso dell’evoluzione che questi punti cruciali necessariamente incontrano nel tempo della storia culturale del vivente. La formazione continua, l’aggiornamento, la messa in discussione e il rinnovamento dei programmi, anche alcologici, la molteplicità di proposte che invitano alla riflessione sulla complessità attraversano la pura datità anagrafica delle famiglie, per rivolgersi a ciascun componente chiamato a mettersi responsabilmente in discussione, trascendono le generalizzazioni di collettività gruppali per invitare ad una vita comunitaria dove ciascuno sia protagonista delle scelte circa la promozione della salute, della ricchezza delle singolarità esperienziali nella diversità dei contesti sociali, senza trascurare la rigorosità scientifica della proposta hudoliniana, solida e rigorosa, scevra da facili suggestioni o buonismi, che guarda al futuro senza mitizzare il passato, evolutiva per il tempo presente.

Il concetto di rete, termine già in voga, insistito come spunto nella giornata odierna, potrebbe più sistemicamente lasciare spazio alla coscienza delle “relazioni ecologiche” e del “bene comune”, che allargano l’orizzonte della comprensione attraverso il lento apprendimento di ciò che significa centralità della relazione, condivisione e abbandono di deleterie concezioni identitarie e securitarie.

La riflessione può proseguire nella riconsiderazione della “famiglia” che nei Club si fa comunità multifamiliare, comunità non solo numericamente più ampia, ma in tensione verso un più profondo coinvolgimento relazionale che sciolga i presunti poteri individualistici di fronte ai sintomi di ciascuno in una pratica di cura liberante rispetto alla pretesa normatività dei comportamenti. La proposta apparentemente “semplice” di astensione dall’uso di alcol rivolta a tutto il sistema familiare può trascendere all’astensione dal giudizio verso le diverse inclinazioni sessuali dei membri di una famiglia o all’astensione da colpevolizzazione e vittimizzazione che linearmente reiteriamo? 

Ancora, come farsi cittadini attivi quando l’attitudine alla delega ci ha deprivato della coscienza di essere soggetti autonomi e interdipendenti piuttosto che passivi recettori di decisioni prese sempre in un altrove distante, pretesto inconsistente per non esercitare criticamente pensieri consapevoli circa la salute, l’educazione, la formazione, la politica tutta?  

Come evidenziato nel breve intervento conclusivo di Franco Marcomini, è sull’andare oltre che occorre gettare lo sguardo, sui tempi lunghi dei processi evolutivi, riconoscendo – riformulo secondo quanto mi viene alla mente ora –  la considerazione della eccentricità dei Club rispetto alle codificazioni della cultura dominante. Che si riconosca quanto di queer o di “strambo” ci abita e lo si accolga!

In chiusura di giornata Alina Bucurescu ha presentato all’assemblea “i cinque punti” a conclusione della Settimana Europea di Sensibilizzazione sui Danni Alcolcorrelati 2023 (27 novembre – 3 dicembre), segue il video.