Iniziamo da questo tempo
Viviamo il tempo dell’egemonia dell’iperconsumismo, fino alle sue forme deliranti, e della paura catastrofistica e paranoica.
Viviamo il tempo delle crisi rattoppate, impedendo che la luce penetri attraverso le crepe per illuminare il buio che adombra la vitalità e sembra avvolgere il pianeta.
Viviamo il tempo di un intimismo autoreferenziale, che impedisce allo sguardo di sconfinare nella trascendenza.
Viviamo il tempo delle illusioni riparatorie dell’anima, tecniciste e sbrigativamente lineari ed oggettivanti, senza mettere in discussione nulla del nostro esistere.
Viviamo il tempo della “schiavitù volontaria”, che inneggia alla libertà senza legami.
Viviamo il tempo delle scorciatoie verso il godimento, estraneo al piacere erotico.
Viviamo il tempo della cura dell’anima senz’anima, della psicoterapia senza psyché.
È il tempo di sempre, il tempo antropico, che elude la valenza simbolica dell’angoscia, esprimente l’autenticità perturbante della nostra libertà, dono nella relazione. Come sempre accade, questo è il tempo della rivolta, necessaria ed ineludibile, generabile nella dimensione della cura dell’anima. Iniziamo da questo tempo, iniziamo dal coraggio per metterci in discussione, senza velleità di dominio, grande o piccola che sia, Intima o Politica che appaia.