Congresso di Assisi – Le parole di Padre Mario Cisotto

Nei giorni 16-17-18 maggio 2025 si è tenuto ad Assisi il Congresso Nazionale di Spiritualità Antropologica e di Ecologia Sociale, giunto quest’anno alla sua 33 edizione.

Riportiamo di seguito il saluto iniziale di Padre Mario Cisotto del Sacro Convento di Assisi.

“Carissimi tutti,

con gioia e con riconoscenza vi porto il mio saluto personale, come frate del Sacro Convento, ma anche come uno dei primi testimoni della lunga storia di questo congresso, che da oltre trent’anni si ritrova qui, nella città di Francesco.

Questo congresso ha sempre avuto, negli anni, il coraggio di tenere insieme il quotidiano e l’ideale, le storie personali e i grandi orizzonti: ed è qui che i Club, con la loro sobrietà vissuta, diventano scuole silenziose di speranza.

Qui ad Assisi siamo nel cuore di un anniversario importante: otto secoli fa Francesco, quasi cieco e provato dal dolore, compose il Cantico delle creature. Un inno nato nel buio, ma pieno di luce. Una lode che non scappa dal mondo ferito, ma lo abbraccia. 

È questa la speranza che ci riguarda: non quella che attende tempi migliori per farsi viva, ma quella che — anche nella prova — sa generare parole nuove, relazioni nuove, scelte libere.

In questi giorni, cari amici, le parole del Cantico ci raggiungono come un richiamo vivo. La speranza di cui parliamo non è un rifugio, ma un terreno da coltivare. Resilienza che non si arrende. Sacralità che si nasconde nel gesto quotidiano. La speranza di cui siamo pellegrini non è passiva, ma cammina. Si fa scelta. Si fa gesto quotidiano. Si fa sobrietà vissuta, relazione che cura, comunità che accoglie.

San Francesco ci ha insegnato a parlare con il creato, con la fragilità, persino con la morte, chiamandoli “fratelli” e “sorelle”: è un linguaggio rivoluzionario, che riconosce in ogni cosa — anche nella fatica — una possibilità di alleanza.

Vi auguro che questi giorni siano una rigenerazione del cuore, un tempo in cui ritrovare respiro, lucidità, passione. E che possiate tornare alle vostre case con un passo più leggero e un cuore più forte.

Benvenuti ad Assisi, città del Cantico, città della speranza.”